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domenica 30 novembre 2008

LA BBS COME CORTO CIRCUITO TRA LE PROCEDURE E LA REALTA’ OPERATIVA

Roma, 28 Novembre 2008. Sono reduce da un importante convegno sul Testo Unico Sicurezza presso il centro La Fornace (ACEA), organizzato da HRC (Human Resources Community), FIRAS, Marco Polo (Società di ACEA). 1000 partecipanti, 2 ministri, media nazionali, INAIL, docenti, tutti molto qualificati.
Quale il filo comune del discorso?
La normativa è ormai abbondante (buona e migliorabile per l’ex ministro Damiani, buona ma anche troppa per il ministro Sacconi, comunque leggibile e abbastanza chiara)
Quello che manca, per tutti, è il passaggio dalla ricerca dell’adempimento formale (obiettivo peraltro lontano per molte aziende) alla reale applicazione alle attività operative.
Le cause diagnosticate sono diverse: si è parlato
Di carenza culturale di fondo
Di mancanza di coinvolgimento dei lavoratori
Di carenza di ispettori, ma gli incidenti sono concentrati in pochi settori e poche aziende (forse 10mila in tutto, rispetto ai i 4,5 milioni del totale)
Di rigetto per eccesso di normativa, o per lo meno di fuoco eccessivo sul rispetto formale della norma
Di norme di dettaglio erga omnes, senza possibilità di responsabilizzare la cooperazione tra gli attori interessati (parti sociali)

MA QUESTO E’ UN INVITO A NOZZE PER LA BBS!!

La BBS, secondo noi, significa
Sviluppo di processi di lavoro sicuro in collaborazione con i lavoratori, quale parte di un Documento di Valutazione dei Rischi che diventi veramente il patto di sicurezza tra Datore di Lavoro e Lavoratore
Formazione ed addestramento dei lavoratori su questi processi
Osservazione dei comportamenti operativi alla caccia delle deviazioni dai processi sicuri concordati
Uso delle osservazioni NON per sanzionare (spesso le deviazioni non sono colpevoli, ma generate dalle motivazioni più varie, compreso pressioni organizzative ed ambientali di tutti i generi) ma per produrre soluzioni e quindi il miglioramento continuo

La BBS realizza proprio il desiderato collegamento tra le procedure (ormai scritte per tanti processi e conservate in bei tomi rilegati), ed il lavoro reale.
Più che di collegamento si potrebbe parlare di CORTO CIRCUITO, che finalmente può liberare le energie potenziali dei sistemi di sicurezza faticosamente sviluppati dagli esperti, ed anche le energie dei lavoratori, spesso più maturi e disponibili di quanto rappresentato in tanti stereotipi, desiderosi di operare in sicurezza ma compressi anche loro dai vecchi stereotipi sulle scorciatoie che aumentano la produttività.

Quale migliore oggetto per iniziative congiunte tra Datori di Lavoro e Sindacati per migliorare la sicurezza sul lavoro in maniera collaborativa, costruttiva, matura e responsabile?

Mauro Tripiciano
Presidente BBS-Italia

mercoledì 27 agosto 2008

Sapevate che la prima applicazione pratica della BBS è stata opera di un Panettiere del Michigan ?

Senza dubbio i padri della BBS sono gli scienziati, ed in particolare gli psicologi. Il fatto che la prima applicazione pratica sia stata sulla sicurezza di un panettiere del Michigan ha facilitato il passaggio dalla Behavioral Science alla Behavior Based Safety.
Passando all'applicazione nelle organizzazioni bisogna però ricordarsi che l'obiettivo della BBS é modificare i comportamenti, non applicare la Behavioral Science "per se".

Le tecniche di Management ci forniscono abbondanti ed efficaci strumenti che influenzano il comportamento del personale, quali l'interesse esplicito dei capi, l'esempio, il coinvolgimento del personale, la comunicazione, il porre obiettivi misurabili ecc.: senza dubbio sono tutti strumenti che potrebbero essere enumerati anche tra quelli della Behavioral Science (influenzano i comportamenti individuali e di gruppo), ma in pratica sono nell'assortimento tipico della gestione, senza ricorrere a strumenti scientifici.

Si può immaginare che alcuni comportamenti possano richiedere particolari studi quantitativi (frequenza, durata, latenza ecc.) per essere compresi e per misurarne i cambiamenti, ma la maggior parte dei casi é analizzabile col buon senso e con una semplice Analisi delle Cause, soprattutto se si chiedono suggerimenti agli stessi operatori.

Molti guru della BBS (ad esempio Krause e Geller), eminenti psicologi, si sono ormai convinti che la massima parte dei benefici (leggi cambiamenti) sono raggiungibili con il coinvolgimento, la comunicazione, obiettivi chiari ed altre cose semplici; ovviamente si possono aggiungere programmi “di rinforzo”, più efficaci se valutati con le tecniche della Behavioral Science.

Quindi:

1. é fondamentale passare da un SGS che misura gli incidenti (ed eventualmente i “quasi incidenti”) ad un sistema che abbia obiettivi di comportamento: é come passare dal "controllo qualità" sui pezzi prodotti all'"assicurazione qualità" dei processi di produzione. Questo vale in generale per l'organizzazione e quindi richiede un cambiamento culturale generale

2. bisogna che i comportamenti "attesi" siano chiaramente esplicitati in procedure scritte. Ovviamente ci si focalizza sulle attività più rilevanti per entità di rischio, frequenza di applicazione, numero di esposti, storia degli incidenti; tuttavia molti comportamenti "virtuosi" non devono essere circoscritti alle attività più critiche, ma devono pervadere il modo di lavorare anche nei processi più semplici(uso dei DPI, uso di attrezzature, movimentazione carichi, segnalazione delle situazioni di pericolo, cura per la sicurezza degli altri, ecc.)

3.E' necessario che tutti comprendano che le osservazioni dei comportamenti vengono fatte per ricercare opportunità di miglioramento con l'aiuto degli stessi lavoratori (mai con scopo o effetto sanzionatorio): anche questo é un cambio culturale che non può essere ristretto ad alcuni processi o persone.

4. Quando alla fine saranno stati individuati i comportamenti da migliorare, allora la psicologia ci potrà aiutare a valutare le varie opportunità di azioni di miglioramento, da innestare su una solida base di coinvolgimento, partecipazione, comunicazione, riconoscimento.
Concludendo, se si applicasse la BBS come se fosse un'operazione chirurgica o un trattamento topico si andrebbe incontro ad un sicuro rigetto: si può iniziare dal piccolo o da un pilota, ma la strategia complessiva, ed in particolare quella di formazione e di comunicazione, deve traguardare il coinvolgimento e il cambiamento culturale di tutta l'Azienda.
Mauro Tripiciano
Presidente di BBS-ITALIA
Senior Partner - EcoPractice srl
tel +39 06 5894759
cell +39 328 2109680
m.tripiciano@ecopractice.com

venerdì 8 agosto 2008

sabato 7 giugno 2008

Nasce BBS ITALIA


In data 11/07/07 è nato "BBS-ITALIA - Istituto per la Ricerca , lo Studio e l'Applicazione della Behavior Based Safety in Italia".
L'Istituto, che si propone come riferimento a livello nazionale nell'ambito delle applicazioni della Behavior Based Safety, opererà nell'ambito della prevenzione degli incidenti e degli infortuni sul lavoro con i seguenti obiettivi:

-promuovere la ricerca, lo studio, lo sviluppo, la diffusione e l'applicazione della Behavior Based Safety in Italia;

-promuovere l'aggiornamento e la formazione in Behavior Based Safety e nelle discipline ad essa inerenti e correlate anche attraverso ogni iniziativa necessaria e funzionale;

-costituire un polo di conoscenza e best practices in materia di Behavior Based Safety al massimo livello di qualità e competenza in Italia, disponibile ai contributi specifici di Enti, Aziende, Consulenti, Studiosi che desiderano approfondire la materia;

-contribuire a sviluppare la cultura della Sicurezza sul Lavoro nel nostro Paese tramite lo sviluppo e la diffusione della BBS favorendone l'applicazione dei principi, metodi, regole e tecnologie.

626 school – Centro di Formazione per la Sicurezza, Centro di Formazione AIFOS di Lazio e Toscana, è leader in Italia nella formazione in materia di Behavior Based Safety (BBS), una tecnica di gestione della sicurezza affermata da 25 anni negli USA, che punta l’attenzione sui comportamenti ed utilizza metodologie partecipative al fine di individuare e correggere i comportamenti a rischio prima che essi causino incidenti.
Il sistema si avvale dell’analisi comportamentale e motivazionale per individuare programmi di miglioramento Win-Win.

Nei paesi occidentali industrializzati, il 90 % degli incidenti sul lavoro si può ricondurre ad uno o più comportamenti a rischio che si combinano con un evento fortuito. Centinaia di comportamenti a rischio non hanno conseguenze solo perché l’evento fortuito non avviene in quel momento.
D’altra parte, gli infortuni sul lavoro sono statisticamente rari: 1 ogni 25 anni di lavoro; basta questo per concludere che non ci si può limitare a studiare gli incidenti: bisogna analizzare e modificare i comportamenti a rischio prima che provochino l’incidente.

25 anni di esperienze negli USA e nel mondo hanno messo a punto metodologie per definire, misurare, analizzare i comportamenti; le tecniche di Root Cause Analysis e l’analisi motivazionale permettono di definire programmi motivanti che modifichino in maniera misurabile i comportamenti singoli e collettivi.
Il tutto rappresenta un progetto impegnativo, che produce stabili miglioramenti della sicurezza ma anche un’atmosfera organizzativa vincente ed un management col massimo seguito dei lavoratori.626 School ha fondato insieme ad altri soci la BBS - ITALIA, associazione nata con lo scopo di diffondere e sviluppare l'applicazione della Behavior Based Safety nel nostro Paese.
Licenza Creative Commons
Questa pubblicazione è distribuita sotto licenza “CREATIVE COMMONS PUBLIC LICENCE” ed è proprietà dell’ ”Associazione Culturale Professione Sicurezza – Italian Safety Professional Community” Corso Costituente n. 53 , cap. 00040 Rocca di Papa ( Roma ) Tel.06 99345257 Fax 06 99335656 mail:direzione@professionesicurezza.info . La pubblicazione e diffusione è consentita gratuitamente, ma citando le generalità dell’autore originale, per fini non commerciali ed esclusivamente in forma integrale, senza alterazione od omissione di contenuti. Per il testo integrale della licenza si rimanda all’ultimo paragrafo. I contenuti riportati sono indicativi e non hanno valore di testo di legge o di linee guida ufficiali.con licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia.